Scelte universitarie: la storia di Alessia e Riccardo sul periodo di transizione scuola-università

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Scelte universitarie: la storia di Alessia e Riccardo sul periodo di transizione scuola-università

  1. I nostri primi ospiti: la storia di Alessia e Riccardo
  2. La nostra bolla delle domande
  3. Conclusione

Scegliere l’università non è mai facile, questo periodo di transizione prevede situazioni nelle quali è necessario prendere delle scelte importanti, precedute da riflessioni mirate.

Nella prima puntata del nostro podcast “StudenteMente” abbiamo parlato di questo tema cruciale per molti giovani: il periodo di transizione scuola-università. Abbiamo chiesto a due studenti universitari di raccontarci la loro esperienza vissuta in questo momento della vita. 

Puoi trovare l’intervista completa su Spotify, Apple podcast e YouTube!

Guardala subito! 

Siamo qui per supportarvi, orientarvi, formarvi e aiutarvi a scegliere il futuro che è più giusto per voi, non per i vostri genitori, amici o nessun altro. Quindi, fatelo per voi stessi.

I nostri primi ospiti: la storia di Alessia e Riccardo

Alessia e Riccardo sono due studenti universitari che hanno deciso di raccontare la loro storia sul periodo di transizione scuola-università. Conosciamoli meglio.

La Storia di Alessia:

Alessia è al terzo anno di Scienze Psicosociali della Comunicazione all’Università Bicocca di Milano. Inizialmente, ha frequentato il corso di Sociologia perché non è riuscita a entrare nel corso desiderato attraverso il test di ammissione. Alessia non si è demoralizzata, ha normalizzato la situazione e ha deciso di non stare con le mani in mano. Ha iniziato a frequentare un corso diverso da quello che pensava, per poi riuscire a entrare nella facoltà di Scienze Psicosociali della Comunicazione.

La Storia di Riccardo:

Riccardo studia Scienze Motorie all’Università di Pavia e anche lui è all’ultimo anno. Dopo il diploma, ha deciso di lavorare e non frequentare subito l’università. Un anno dopo, ha cambiato idea e ha scelto di tornare a studiare.

Due miti sfatati sin da subito:

  1. È possibile sbagliare il test di ingresso e trovare comunque una strada alternativa momentanea.
  2. È possibile tornare a studiare dopo un periodo dedicato al lavoro.

La nostra bolla delle domande

Durante l’intervista, Sara la nostra intervistatrice e il volto di StudenteMente, ha sottoposto Alessia e Riccardo alla “Bolla delle Domande”; si tratta di un gioco che proponiamo ad alcuni dei nostri ospiti durante le puntate del podcast. 

Gli intervistati devono pescare delle domande a cui successivamente rispondono ad alta voce. Tale format ha lo scopo di esplorare le loro scelte e riflessioni, in questo caso abbiamo indagato le loro scelte universitarie.

Scuola e orientamento

Domanda 1

“Quando avete deciso di intraprendere il vostro percorso universitario? 

È sempre stato qualcosa che avete voluto fare?”

Alessia: “Diciamo che non è stato sempre chiaro per me. Ho deciso di studiare Scienze Psicosociali della Comunicazione verso la fine del quinto anno del liceo. All’inizio avevo scelto Sociologia, ma poi ho capito che la comunicazione era più adatta a me.”

Riccardo: “Per me è stato un po’ diverso. Dopo il diploma, ho lavorato per un anno. Solo dopo ho deciso di studiare Scienze Motorie perché mi sono reso conto che volevo fare qualcosa legato allo sport.”

Riflessioni sul percorso

Domanda 2

“Avete avuto ricordi positivi o negativi del periodo post-maturità?”

Alessia: “Per me è stato un periodo estremamente confusionario. Non sapevo bene cosa volessi fare e mi sentivo indietro rispetto agli altri che avevano già scelto il loro percorso.”

Riccardo: “Anche per me è stato un periodo negativo. L’esperienza della didattica a distanza (DAD) mi ha disorientato molto.”

L’importanza dell’orientamento

Domanda 3

“La scuola vi ha fornito un buon orientamento per l’università?”

Alessia: “Assolutamente no. La scuola non ci ha aiutato per nulla nell’orientamento universitario. Ho dovuto informarmi e cercare da sola le varie opzioni. Anche all’università.”

Riccardo: “Concordo. L’orientamento scolastico è stato praticamente inesistente, e questo mi ha penalizzato.”

La società e le scelte di vita

Domanda 4

“Secondo voi, i giovani si sentono obbligati a seguire il percorso tradizionale scuola-università-lavoro fisso a causa degli schemi sociali imposti dalla società o si è liberi di scegliere quello che vogliamo veramente?”

Alessia: “Sì, spesso la società impone questo schema. Molti giovani si sentono in dovere di seguirlo per sentirsi sicuri, anche se magari hanno altre passioni che vorrebbero trasformare in lavoro. Alcuni miei professori avrebbero voluto che frequentassi un istituto tecnico, ma io ho deciso di frequentare comunque un liceo, e ce l’ho fatta!”

Riccardo: “Penso che sia importante conciliare le proprie passioni con le scelte di studio. Ho scelto Scienze Motorie perché mi interessava il mondo dello sport e della salute.”

Conclusione

Tornando indietro, sia Alessia che Riccardo rifarebbero le stesse scelte. Sono soddisfatti del loro percorso e orgogliosi di come hanno affrontato le difficoltà in modo vincente. Dicono: “Ne è valsa la pena!”

La storia di Alessia e Riccardo sul periodo di transizione tra scuola-università, ci ha suggerito che non è necessario preoccuparsi eccessivamente per un periodo di incertezza, nel quale non sapete che cosa sia più giusto fare.

Non ascoltate chi fa pressioni sul futuro universitario. Fate la vostra scelta basandovi sulle vostre passioni e interessi. E ricordate, è normale sentirsi confusi e indietro rispetto agli altri.

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Ci vediamo alla prossima puntata!

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